Il ricevimento in casa Veraldi, la soirée più importante della stagione mondana, è il pretesto per una girandola di equivoci, nonsense e ironia, tra amori contrastati e scambi di persona. Alle prese con il ritmo e il gioco comico della pochade, la Compagnia “A più voci”, fedele alla propria denominazione “polifonica”, intreccia con leggerezza più linee espressive, per approdare, sul finale, a un vero e proprio concertato musicale che guarda alla tradizione del melodramma, tra citazione e parodia. L’uso comico del linguaggio si fa strumento critico: inoculando l’assurdo nella comunicazione e minandone così l’impalcatura di convenzioni e luoghi comuni, svela i meccanismi che la regolano. Con leggerezza e divertimento, la Compagnia “A più voci” prosegue nella sua ricerca sul genere comico, sugli aspetti formali e linguistici di quel teatro che, spostando significati e rimettendo in discussione tutti i rapporti, “ribalta la logica e capovolge il mondo”.